LA STORIA DELL’OPERA

La Sacra Famiglia della Cascata, tempera su tavola dell’artista fiorentino Ridolfo del Ghirlandaio, risale ai primi decenni del Cinquecento. Il quadro, facente parte della collezione del Museo Archeologico e Multimediale di Monterotondo, si conserva all’interno delle sale affrescate di Palazzo Orsini. Nel paesaggio alle spalle del Vergine è visibile l’elemento che conferisce il nome alla tavola, ovvero una piccola cascata che agita le acque. L’opera è stata sinora considerata di Piero di Giovanni Bonaccorsi, conosciuto ai più come Perin Del Vaga, artista formatosi a Firenze sotto Ridolfo del Ghirlandaio e operante a Roma a partire dal 1517. Complici dell’equivoco gli influssi raffaelleschi che nella tavola vi si leggono e, anzitutto, l’esistenza di una lettera datata 1847. Nello scritto si menziona una Sacra Famiglia del Perino quale dono al Municipio di Monterotondo da parte del Principe Boncompagni-Ludovisi. La Sacra Famiglia della Cascata è l’unica opera riconducibile alla quadreria della famiglia Orsini e riveste, pertanto, un ruolo di straordinaria importanza per la città di Monterotondo. Recenti studi condotti dalla Fondazione ICM con il contributo del Professore Antonio Natali, già direttore delle Gallerie degli Uffizi, e dei ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, del MOLAB – Università di Perugia e INO-CNR, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti hanno dimostrato l’errore attributivo. Le ricerche saranno oggetto di una prossima pubblicazione della casa editrice Skira Editore con i contributi di Paolo Togninelli, Chiara Rausei, Antonella Avagnano, Antonio Natali, Isabella Del Frate, Roberto Della Porta e i ricercatori del CNR.

La Sacra Famiglia della Cascata prima del restauro.